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Oltre ai tradizionali tour delle Città Imperiali come Marrakech Fez Rabat e Meknes offriamo mini-tour personalizzati per scoprire altre aree affascinanti del Marocco come Tangeri e il nord con Chefchaouen la Perla Blu del Mediterraneo, la città di Safi sull'Atlantico famosa per la ceramica, Agadir e le spiagge del sud oppure weekend nelle città di Marrakech o Fez per un'esperienza culturale intensa e autentica.
Il cristianesimo in Marocco è una presenza discreta ma significativa, risalente ai tempi delle prime comunità cristiane nell'Africa del Nord. Vi sono le chiese e le cattedrali costruite durante il periodo coloniale francese e spagnolo, ma vi sono anche Monasteri ed Eremi. Il più importante è Notre Dame de l'Atlas, costruito in cima alle montagne dell'Atlante, è un simbolo di pace e dialogo interreligioso.
Attraversare la catena dell'Atlas porta alla scoperta di Merzouga e Erg Chebbi la duna più alta del Sahara, raggiungibile sia da Fez che da Marrakech attraverso le Gole di Todra e la Valle delle Rose. Lungo la famosa Via delle Kasbah, una rotta costellata di fortezze di argilla dalle architetture uniche, arriverete a Ouarzazate porta del deserto e set di famosi film che offrono uno sguardo sulla storia e la cultura millenaria del Marocco.
Ogni anno a Tafraoute tra le montagne dell'Anti-Atlante, si svolge un festival di origini contadine estremamente importante ed affascinante. Il festival ha luogo generalmente nella seconda settimana di febbraio quando i mandorli sono in piena fioritura e per tradizione gli abitanti del villaggio celebrano con questa festa, la raccolta delle mandorle come segno di prosperità. Danzatori, musicisti e cantastorie si alternano per celebrare la primavera e lo fanno nella cornice di antiche rovine romane, circondate da mandorli in fiore. Di notte le rovine vengono illuminate e l'atmosfera è magica. La data dell'evento viene fissata un mese prima dalle autorità locali.
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Gli antichi egizi credevano che il Paradiso fosse un luogo simile all'Egitto. Detto "i campi di Iyaru" si stendeva su entrambe le rive del Sacro Nilo. È stato dimostrato che ci sono legami cosmici stretti tra i sette chakra e i principali luoghi di culto faraonico. Un tour spirituale di meditazione nei luoghi antichi, dove preghiere e inni sono stati cantati per secoli, offre l'opportunità all'anima di ritrovare equilibrio e armonia. Inoltre, non dimentichiamo che è meta di pellegrinaggi cristiani. Il percorso della Sacra Famiglia si integra perfettamente con le visite classiche, permettendo di esplorare non solo i luoghi storici, ma anche esperienze spirituali uniche in Egitto. Ogni anno si celebrano in Egitto due festival cristiano-copti, entrambi Patrimonio Culturale Immateriale dell'UNESCO.
Oltre ai soliti pacchetti di viaggio, è possibile esplorare luoghi meravigliosi e affascinanti nel Medio Egitto, come Tel el-Amarna e le tombe di Beni Hassan, nonché siti archeologici straordinari come Abydos e Dendera. Si può anche sostituire la classica navigazione in motonave con una crociera in Dahabeya, che consente di visitare siti romani e tolemaici. Anche il Nord, dalla città del Cairo ad Alessandria e in tutto il Delta, offre un patrimonio culturale ricchissimo che spazia dai Fatimidi agli Ottomani, fino all'influenza europea. Basterebbe nominare la famosa Rosetta. Le continue scoperte, le nuove aperture e ristrutturazioni assicurano sempre un buon motivo per tornare in Egitto.
Ci sono diverse tipologie di oasi e di deserto, come il Deserto Bianco, unico al mondo per le sue formazioni. Le oasi si suddividono in centri agricoli, come il Fayoum, famoso per le sue ruote e per i ritratti che i primi cristiani ponevano sui volti dei loro defunti, simili alla mummificazione faraonica. La valle adiacente al lago Qarun ospita fossili di balene perfettamente conservati. Le oasi del Deserto Occidentale sono ricche di siti romani, tolemaici e faraonici, insieme a cittadine di epoca islamica. Infine, Siwa, nel Grande Mare di sabbia del Sahara, ha una sua lingua e un'architettura in terra battuta che si trova solo qui. Il suo lago salato rappresenta un luogo speciale e ineguagliabile.
Il Festival di Siyaha si svolge nell'oasi di Siwa ogni anno in ottobre, quando c'è la luna piena. Il festival dura tre giorni. Ogni giorno un'enorme cucina di fortuna prepara il cibo per l'intera città. E' un'occasione di riflessione per i vecchi e di incontro per le nuove generazioni. I siwani si riuniscono a Gebel Dakrur per celebrare il raccolto dei datteri, rinnovare le amicizie e risolvere dispute dell'anno precedente. L'origine di questa festa come tutte le tradizioni di Siwa risiede in un racconto che si tramanda di generazione in generazione. Sembrerebbe che molti anni orsono le tribù dell'Est e quelle dell'Ovest fossero al culmine di una feroce disputa e che un viaggiatore estraneo a tutto, nel tentativo di aiutare la riappacificazione, ebbe l'idea di farli lavorare insieme ai piedi della montagna che era terreno neutrale, per organizzare una grande festa. Particolarmente affascinanti sono le danze di preghiera dei Sufi.